domenica 19 dicembre 2010

resistenze elettriche di cui non ho mai saputo la formula.

Vorrei capire cosa sto cercando, soltanto cosa sto cercando.
Mi rendo conto di avere certi comportamenti che non possono più essere definiti normali.
Non posso pretendere che il mondo vada come dico io, non posso pretendere che gli altri si comportino come mi comporterei io se...
Ma non riesco a smettere di pretenderlo. Non riesco a trovare normali comportamenti che non sono il mio.
Non voglio distruggere di nuovo tutto quello che è stato costruito fino a qui, non voglio essere così egoista.
Avrei voluto affogare in quel mare nero tutte le mie paure, i miei pensieri stupidi e inutili, la mia tristezza, il mio senso di vuoto, affogare quel bisogno estremo che ho di averti al mio fianco, di sentire il tuo calore, di toccare la tua pelle. Guardare affogare il mio bisogno di sentirmi, devo ammetterlo senza più scuse, amata da te.
Lasciare tutto questo a ieri, perchè tra un minuto è oggi e io NON VOGLIO continuare così.
A spaccarmi il cuore e le ossa ogni volta che ti guardo. Perchè il problema fondamentale è che io non ti amo, e non so nemmeno perchè scrivo come se tu potessi leggere.
Se ti amassi tutto questo sarebbe accettabile, ma alla luce di come stanno realmente le cose il mio è puro egoismo.
Vorrei smetterla di essere me. Vorrei sorriderti come facevo due mesi fa. Vorrei godermi questa cosa meravigliosa che abbiamo ora che ci siamo visti piangere, che abbiamo litigato e per fare pace ci siamo buttati uno tra le braccia dell'altro così forte che adesso sei lo strato più superficiale della mia pelle, quello che mi potregge, ma che non si ricambia, e lo strato più interno delle mie ossa, quello che mi sostiene. Vorrei dirti che sei perfetto e cristo dio, che vivere con me è un fattore tragico dell'esistenza perchè ho sbalzi d'umore che potrei vincerci un campionato di salto in alto o di salto in basso. E te lo dirò perchè te lo meriti, amico mio.

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