martedì 30 novembre 2010

almeno ho il piumino.

Vorrei chiudere gli occhi e dormire, dormire, dormire.
Sabato niente MGMT: rimanere a piedi è un pessimo modo per iniziare la giornata, sebbene sia terminata in sbronza ottimale e allegra dormita in quel del Pop Corn!
Oggi mi sento delusa da me stessa qui seduta davanti ad un pc mentre fuori imperversano le manifestazioni.
Mi odio quando non lotto, ma da sola non mi va di andare quindi tanto una scusa ce la ho pronta, mi salvo la coscienza e invece no.
Parole a caso. Aule fredde. Troppo freddo quando ti sdrai accanto a me. Quando ti sdrai accanto a me?
Gli auguri nella posta, per me non è mai Natale.
Il tribunale dei morti. I morti sottoterra e inomituttiattaccatisufacebook e le rivelazioni segreto di stato o forse alla gossip girl.
Non nevica, ma a casa ci tornerò con la neve sciolta che fa schifo anche ai caribù e al loro chiuchiù.
Come i piccioni sui gabinetti di Stato, sai quanto vale il tuo voto? Lo puoi dare in sconto, o la puoi dare gratis e campare sulle serate post scandalo mediatico che tanto ormai ci abbiamo fatto l'abitudine e potremmo mentire anche noi con la nostra faccia tosta. la nostra faccia trita e ritrita e i tuoi denti bianchi quando mi sorridevi e non consigliavi dentifrici.
I conigli della collina sono tutti morti, l'uomo del monte ha detto si.
E a noi cosa resta? La vita.
Ah già, la vita.

martedì 16 novembre 2010

E neanche se ti pagano, ma tanto non ti pagano.

Quando dicevo che non eravamo credibili, lo dicevo con il sorriso.
Intendevo che tutto detto col sorriso, anche se serio, sembrava in qualche modo bello.
Quanta leggerezza ci ho messo a giudicarci se ora siamo qui, nello stesso corridoio, ma avvolti nel silenzio di due camere chiuse?
Se io ho dovuto chiederti scusa per cose che non ho mai fatto mentre tu non volevi nemmeno stare nella mia stessa stanza. Che nella mia vita non ho mai chiesto scusa per qualcosa che non avevo fatto, ma per te, per noi, anche questo. Perchè tu c'eri sempre mentre ridevo in riva al mare o mentre piangevo sul pavimento.
Se tu per chiedermi scusa hai pensato bastasse uno sms.
Non basta, non basta se vivi nella mia stessa casa. Non basta se mi conosci e sai quanto ci tengo alla voce, agli occhi negli occhi.
E d'un tratto mi sono resa conto di quanto mi manchino i miei muri d'odio e le frasi di Baricco.
Di quanto era bello bastarsi da soli e non soffrire troppo.
Di aver sbagliato a piangere davanti a te, ad averti detto quelle cose, scritto quel post-it.
E' arrivato Vasco Brondi e ha detto che per adesso noi la chiameremo felicità. Tu non preoccuperti.

mercoledì 10 novembre 2010

"In caso di allagamento la prima cosa che portiamo in salvo è la lavatrice! (?)" [cit.]

Me ne tornavo allegramente a casa dall'Uni in mezzo alla pioggia pensando a frasi come "bruciarsi gli occhi a forza di guardare l'orizzonte" quando ecco che nella mia corsia dell'autobus vedo un incidente. Benone! Mai guardare meglio, fidatevi di me, MAI! Tra i due autubus ecco spuntare un piede incastrato... e oltre al piede una povera signora! Dico io, già qui il mio stomaco reclamava cecità... e non ho visto praticamente niente... ma tutti quelli che andavano li a vedere? Cioè ma dai! Come cavolo si fa???
Ad ogni modo è già mercoledì di nuovo, stasera non bevo nulla lo giuro sul manuale dei piccoli lupi cattivi (corredato alla maglietta, chiaramente), magari studio qualcosa, forse scrivo al tipo, più probabilmente dormo tutto il pomeriggio sperando di risognare fenicotteri e fotouomini!
Sono molto fiera di me. Venerdì mi sono messa a dieta. Venerdì non ho aperto il frigo. Venerdì ho mangiato da McDonald! ;)

giovedì 4 novembre 2010

Le esistenze, sono solo dei tentativi, per lo più fatti a cazzo. [cit.]

Shock.
Mi mancava, eppure non me ne accorgevo, l'autunno della mia terra. Il sole che tramonta presto tra le montagne, e mi lascia abbeverarmi della sua rossa fine, mentre i rami del noce diventano nere vene che scorrono nel cielo.
Ai suoi piedi umide foglie morte e profumo di terra bagnata. Di funghi. E di zucca che qualcuno sta ancora cucinando. Al mare tutto questo non esiste, al mare c'è solo il vento che cancella l'autunno portando via tutte quelle imbarazzanti foglie gialle, che cavolo di colore è il giallo?
Ebbene anche oggi la realtà ammazza la finzione. Rischiare di vedere il proprio migliore amico picchiato in treno da un inglese in stile rockstar-cocainomane è un'emozione che dovreste provare, tanto più se il vostro migliore amico non sa nemmeno come si mettono le mani per fare un pugno, però crea con i palloncini scarpe che farebbero impazzire lady gaga (è forse un vanto? lascio a voi l'interpretazione).
Un ottimo week-end, quello passato, a ben pensarci.
Peccato che non riesca proprio a ricordare chi siano tutte quelle persone che dicono di avermi conosciuto.
Giuro che non esagero più.... per un paio di giorni! ;)
Con che coraggio si può voler picchiare un ragazzo così?