giovedì 30 dicembre 2010

finisce l'anno e bla bla bla tante care cose.
aspettami Bologna.

lunedì 27 dicembre 2010

Who will bring me flowers when it's over?

E se non fosse il vuoto, quello che credo di avere dentro?
Quello che mi fa sentire come un foglio mentre viene appallottolato.
Che mi accompagna sempre, in mezzo alla luce, in mezzo al buio.
In mezzo a questo mare di vita e di tempeste.
E se fosse qualcosa altro?
Qualcosa di molto, molto più pericoloso del vuoto.
Qualcosa come l'amore.
http://www.youtube.com/watch?v=uADPJJy8GyI&feature=player_embedded
Che male fa essere solo esseri umani?

martedì 21 dicembre 2010

Certi giorni preferisco le immagini ai pensieri, quei giorni in cui vorrei solo contarti le costole e i respiri.

lunedì 20 dicembre 2010

Proiettili con ali di farfalla





Can you still see the heart of me?
all my agony fades away
when you hold me in your embrace

Don't turn me down

for all i need
make my heart a better place
give me something I can believe
Don't turn me down
you're far from the door now
don't let it close
[All i need - Within Temptation]

domenica 19 dicembre 2010

chirurgie imminenti

ho scritto tutto questo e mi sono appena comportata di nuovo uguale. Devo solo capire quale area del cervello amputarmi.

resistenze elettriche di cui non ho mai saputo la formula.

Vorrei capire cosa sto cercando, soltanto cosa sto cercando.
Mi rendo conto di avere certi comportamenti che non possono più essere definiti normali.
Non posso pretendere che il mondo vada come dico io, non posso pretendere che gli altri si comportino come mi comporterei io se...
Ma non riesco a smettere di pretenderlo. Non riesco a trovare normali comportamenti che non sono il mio.
Non voglio distruggere di nuovo tutto quello che è stato costruito fino a qui, non voglio essere così egoista.
Avrei voluto affogare in quel mare nero tutte le mie paure, i miei pensieri stupidi e inutili, la mia tristezza, il mio senso di vuoto, affogare quel bisogno estremo che ho di averti al mio fianco, di sentire il tuo calore, di toccare la tua pelle. Guardare affogare il mio bisogno di sentirmi, devo ammetterlo senza più scuse, amata da te.
Lasciare tutto questo a ieri, perchè tra un minuto è oggi e io NON VOGLIO continuare così.
A spaccarmi il cuore e le ossa ogni volta che ti guardo. Perchè il problema fondamentale è che io non ti amo, e non so nemmeno perchè scrivo come se tu potessi leggere.
Se ti amassi tutto questo sarebbe accettabile, ma alla luce di come stanno realmente le cose il mio è puro egoismo.
Vorrei smetterla di essere me. Vorrei sorriderti come facevo due mesi fa. Vorrei godermi questa cosa meravigliosa che abbiamo ora che ci siamo visti piangere, che abbiamo litigato e per fare pace ci siamo buttati uno tra le braccia dell'altro così forte che adesso sei lo strato più superficiale della mia pelle, quello che mi potregge, ma che non si ricambia, e lo strato più interno delle mie ossa, quello che mi sostiene. Vorrei dirti che sei perfetto e cristo dio, che vivere con me è un fattore tragico dell'esistenza perchè ho sbalzi d'umore che potrei vincerci un campionato di salto in alto o di salto in basso. E te lo dirò perchè te lo meriti, amico mio.

venerdì 17 dicembre 2010

un elefante può dondolarsi quanto vuole.

io ci metto sempre il silenzio, se posso scegliere.
Oggi nevica in mare e forse anche dentro le case, di certo dentro la mia.
Credo di avere al posto del cuore una di quelle stuipide palline di Natale, con un pupazzo sorridente, e girandola cade la neve e si deposita fredda e bianca, tutta li.
solo che nel mio cuore non ci sono pupazzi, forse c'è una tua immagine, ma per quella è diverso.
Non lascio mai cadere la neve sulla tua immagine, che cavolo, sei un ricordo e vai trattato bene.
Respiro gli spifferi e penso a quando abbiamo girato l'europa in treno, dormito sulle panchine, nei porti, nelle stazioni e nei parchi. Ci siamo lavate nei bagni dei bar e abbiamo visto tutte le meraviglie della vita che non sono 7 e tantomeno quelle 7.
Allora cosa posso dire? Che la felicità dipende solo dalla nostra capacità di adattarci, ed io non riesco mai ad adattarmi all'amore.

martedì 14 dicembre 2010

happy birthday mr president.

Ho un senso di nausea crescente, perchè ancora una volta si è dimostrato che Bel Paese è solo una marca di formaggini (in cui non oso immaginare cosa mettano..)
Perchè ogni cristo di volta qualcuno da culo bocca o figa (très voulgaire, je le sais) per una cazzo di poltrona.
E poi ci stampa dalle telecamere un sorriso vittorioso mentre noi sprofondiamo nella merda, tanto chissene frega loro c'hanno la macchina li fuori che gli aspetta e a noi non resta che sperare di finire l'università in tempo per fare abbastanza anni di precariato da fare prima della pensione (almeno a 90 anni io proporrei) un anno di lavoro stabile.
Tanto fondi per i vecchi non ne hanno. Tanto fondi per i giovani non ne hanno. Tanto io slegherei da ogni garanzia il contratto degli operai perchè quegli stronzi hanno anche il coraggio di protestare ed in Cina è tutto più easy chiudiamogli pure le fabbriche. Tanto i medici tirano di coca. Tanto i soldi non fanno la felicità. Tanto investiremo miliardi nelle centrali nucleari e poi ci salveremo la faccia raccogliendo soldi per la lotta ai tumori (chissà a che bel gruppo bancario mi riferisco!). Tanto quegli sfigati senza autoblu chi se li fila?
Mi hanno pure eletto, lo rifaranno, ed io stasera stappo una bottiglia di quelle che quelle merde li nemmeno in 70 anni di lavoro se la possono permettere.
almeno negli altri peasi si divertiranno un po' a sfotterci.
Tanto è sera un'altra volta. E i conti con il buio dobbiamo farli noi. Con il buio, con le tasse, con le bollette, con la vita.

giovedì 9 dicembre 2010

"Viviamo in un'epoca in cui un bel nome è indispensabile per introdursi in una corte" [Cit.]

Ebbene si, sono ancora viva.
"In che tempesta hai inzuppato i tuoi capelli?"
La cassiera della Coop mi ha chiesto perchè non credo in babbo natale.
"Ci hai pensato almeno un pochino?"
Non ho smesso un secondo di pensarci, cazzo. Ma non a te. Ho pensato a quanto sia difficile. Capire di che colore sono i miei occhi. Ricordarsi i nomi dei monti, e da piccola te li avevano insegnati tutti, o forse erano i nomi degli alberi. Capire l'esatto momento in cui il dolore sparisce, perchè te ne accorgi solo quando pensi che prima stavi male.
L'acquaragia sembra sola come un cane randagio. Come gli immigrati il sabato sera. O le anziane con la borsa della spesa senza più nessun nipote da sfamare.
E i razzi che volano nel cielo sono fuochi d'artificio. Artificiali come i tuoi denti troppo bianchi, la tua pelle troppo liscia.
Sorridevi sempre, per via di quelle bombe ai lati della bocca, mica perchè eri felice, dicevi.
"Come potrei dimenticare"
Avrei voluto dirti che in qualche modo sono sempre stata qui intorno, intorno al tuo cuore, intendo. Come un inutile anello di qualche cazzo di pianeta, inutile come gli anelli della gente che si sposa e gli agnelli che non saranno mangiati a pasqua.
Ah no, devo pensare a Natale, intanto.
Per non pensare che ti amo e ogni volta che qualcuno mi chiede di uscire dico di no perchè penso a te e perchè non ho voglia di truccarmi e di mettermi un paio di scarpe carine. Ho voglia che qualcuno mi paghi da bere, ho voglia dei cioccolatini del calendario dell'avvento. Anche se non so ancora bene cosa sto aspettando. Amen. Forse soltanto di sentirti respirare, è stupido ma alle volte può bastare.

martedì 7 dicembre 2010

Mettiti il cuore in pace, le bombe lasciale alle super potenze e i crateri alla luna.

Ok, aveva ragione mia madre.
Frase orribile eppure chissà perchè tocca a tutti prima o poi.
Ho paura solo all'idea che sta notte dormirò da sola, la prossima anche, se sarò ancora viva, ma sono troppe 17 ore per fare una previsione seria e attendibile.
Vi prego ladri e malintenzionati non passate ad uccidermi perchè domani devo studiare un sacco di ore e devo anche pulire la casa e giovedì ho 4 ore filatefilate di costituzionale, quindi vedete bene di lasciarmi in pace!
inoltre ho iniziato a gratugiarmi il cuore, ma non ho ancora scelto in che pasta metterlo, quindi questo amore è una finta sul ring come cantava a squarciagola qualcuno che non mi è più capitato di sentire.
ho una coperta viola davvero carina e vi offrirei volentieri un the.